
Weekend in Trentino: Trento, Molveno e Lago di Tovel
Per affrontare il caldo estivo di Firenze, facciamo una rapida consultazione e la nostra scelta orientata alla sopravvivenza ricade sul Trentino: soluzione green, a circa 4 ore di auto da casa, a misura di bambino e con una temperatura di dieci gradi inferiore a Firenze.
Dopo un lungo viaggio in macchina per via del traffico, ci fermiamo per cena in un agriturismo ad Avio dove Leo ha fatto un incontro del tutto inaspettato! Dopo cena continuiamo fino a Molveno, destinazione scelta per alloggiare.
Molveno
Molveno è un paese affacciato sulle rive dell’omonimo lago, abbracciato dalle Dolomiti di Brenta che si specchiano nelle sue acque cristalline. È una stazione ad elevata ricettività turistica ma che mantiene inalterata la sua quiete e la bellezza del paesaggio che lo accoglie.
Il lago di Molveno si è distinto negli anni per offerta di eccellenza del territorio e accoglienza di qualità, è infatti bandiera arancione dal Touring Club. Possiamo confermare che qui troverete tutti gli ingredienti per una vacanza immersa nella natura, rispettata e valorizzata.
Qui, come nel resto della regione, tutto sembra a misura del bambino e delle famiglie. Ad ogni angolo vi sono spazi gioco, aree verdi attrezzate per picnic e soste, possibilità di fare sport all’aria aperta.
Tra i tanti sentieri da percorrere nella natura, quello pedonale che circonda il lago di Molveno, è una camminata di circa 10 km pianeggiati che noi purtroppo per questioni di tempo non siamo riusciti a percorrere per intero ma che sicuramente merita un’escursione.
Le passeggiate serali ci hanno permesso di ammirarlo al crepuscolo, con una temperatura fresca ma piacevole, quando le luci delle strutture si riflettono nell’acqua ma anche al mattino appena svegli quando il verde smeraldo esplode in tutte le sue meravigliose sfumature ai piedi delle cime dolomitiche creando uno spettacolo unico.
Trento
Abbiamo dedicato poco tempo alla città di Trento poiché il MUSE ha assorbito buona parte della nostra giornata. I ritmi più lenti che si hanno quando si viaggia con un bimbo ci hanno permesso di girarla poco ma quel poco ci ha lasciato tanta voglia di tornare e approfondirla.
La città
Si puà lasciare l’auto nei parcheggi intorno al MUSE e con una breve passeggiata arrivare in pieno centro. Qui i tavolini dei bar all’aperto che affacciano sul Duomo, sembrano chiamarti per sorseggiare uno spritz. Il Duomo, ovvero la cattedrale di San Virgilio, si presenta maestosa davanti ai vostri occhi. I lavori della chiesa, iniziarono intorno al 1200 sui resti romani di un’antica basilica. Gli interni, con particolari gotici come le splendide colonne o le scalinate laterali, sono massicci e maestosi.
Adiacente alla Cattedrale, sorge Palazzo Pretorio, in origine residenza dei vescovi tridentini, oggi ospita la sede dell’omonimo museo.
Proprio in piazza Duomo abbiamo potuto ammirare i due splendidi edifici che risalgono al 1500, completamente affrescati sulle facciate che sono le Case Cazuffi e Rella. I dipinti raffigurano scene della mitologia classica con particolare risalto ai temi della Virtù, del tempo, dell’Amore: l’obiettivo del pittore (Marcello Fogolino) era quello di rappresentare un “libro morale” che, secondo le usanze del periodo, sarebbe servito da monito e ispirazione ai cittadini che transitavano di lì.
Un altro edificio che abbiamo incontrato durante la nostra passeggiata è Casa Alberti Colico, struttura medievale interamente affrescata tra il 1500 e il 1600, definita -a ragione- una delle più belle facciate rinascimentali della città.
MUSE: un museo a misura di bambino
Il MUSE progettato dall’architetto italiano Renzo Piano, così come lo stesso quartiere “Le Albere” in cui sorge, è uno spazio culturale stimolante e interessante per grandi ma soprattutto per bambini e famiglie. La struttura, 6 piani collegati tra loro al centro da un “vuoto” strutturale, colmato da animali veri disposti su vari livelli, è visivamente d’impatto.
La visita inizia dal piano più alto, a scendere fino al primo piano interrato da cui si accede ad una bellissima Serra tropicale. I vari piani espongono la storia delle montagne, dei ghiacciai passando per boschi e foreste con i loro abitanti animali, acquari marini con pesci coloratissimi e d’acqua dolce, uomini di Neandertal sino ai giorni nostri. Moltissime sono le stazioni interattive in cui scoprire le origini di un mulinello d’acqua, quelle di una valanga o l’utilità di una diga senza perdere di vista l’impatto dell’uomo sull’ambiente e del consumo di risorse in assenza di una strategia di riciclo e attenzione allo spreco.
MAXI OHH!
Al piano zero è presente un’area- il MAXI OHH!– dedicata ai bambini dai 0 ai 5 anni.
Ogni bambino deve essere accompagnato da un adulto, con un costo di 2 euro oltre quello del biglietto d’ingresso e permette di accedere per un’ora (da decidere all’ingresso in sede di acquisto del biglietto) in questo spazio dove la stimolazione sensoriale la fa da padrone. Giochi in legno, strumenti musicali, libri e “sfere” in cui entrare e perdersi in colori, luci e suoni delineano un ambiente speciale pensato per i più piccoli.
Lago di Tovel
Il lago di Tovel, situato nell’omonima valle in una posizione invidiabile all’interno del Parco Naturale Adamello-Brenta, è raggiungibile con un breve percorso a piedi all’interno del bosco. È possibile arrivare nei pressi del lago di Tovel con la macchina, parcheggiarla nelle aree di sosta indicate dagli addetti e in loco acquistare il biglietto comprensivo di ticket per la navetta e parcheggio giornaliero al costo di 10 euro per auto. Le navette sono molto frequenti e con meno di 10 minuti vi condurranno all’inizio del sentiero da percorrere a piedi. È possibile camminare lungo tutto il perimetro del lago ed è una passeggiata adatta a tutti con scorci incredibili sulle acque limpide del lago.
Al ritorno dalla camminata ci siamo fermati a mangiare al rifugio “Il Capriolo”, tavoli all’aperto, piatti tipici, ottima qualità.
Curiosità
Viene chiamato anche Lago rosso per il colore caratteristico che assumevano le sue acque fino agli anni 70.
Il fenomeno era dovuto alla fioritura di un’alga presente all’interno delle sue acque che veniva favorita dall’azoto presente negli escrementi del bestiame che pascolava nei dintorni del lago.
Con la modifica delle tecniche di allevamento degli animali, questo fenomeno non si è più registrato.
Laghi Effimeri
Tornando verso Molveno, a pochi minuti di macchina, dalla strada si possono scorgere dei laghi di un colore incredibile: è l’azzurro dei Laghi Effimeri.
Questi laghi, così chiamati per la loro presenza sporadica e saltuaria dovuta ai periodi di maggior piovosità e allo scioglimento delle nevi, offrono uno spettacolo unico.
Collegati da fiumi d’acqua e piccole cascate, si possono ammirare camminando nel bosco sul sentiero segnalato e offrono uno spettacolo incredibile. Le acque cristalline e trasparenti, circondate da vegetazione, riempiranno i vostri occhi di meraviglia.


2 commenti
Cristina Servienti
Bravi Eleonora , Lorenzo e Leonardo! Le indicazioni ed i commenti riportati sono utili, aggiornati e corrispondono al vero! Complimenti anche per il supporto iconografico in cui Leo è il protagonista indiscusso!
cheilviaggioabbiainizio
Grazie per il commento Cristina. Siamo contenti che hai trovato l’articolo sul Trentino utile. Cerchiamo sempre di lasciare le informazioni che cerchiamo noi per primi durante la pianificazione del viaggio. Leo rende tutto più bello. Le foto, il viaggio e sicuramente i report 😉