
Itinerario di 18 giorni On The Road in Norvegia – Parte II
Le Nostre Tappe
Ecco la seconda parte del nostro viaggio On The Road in Norvegia. Se non lo avete ancora fatto leggete la Parte I prima di continuare.
Aurland
2 notti
Aurland è un piccolissimo comune che conta poco meno di 2000 abitanti ma che ospita ogni anno migliaia di turisti che qui fanno base per esplorare i dintorni. La nostra fortuna, viaggiando in un periodo di restrizioni, è stata quella di vivere il posto come fossimo fuori stagione, ma con un tempo splendido, cosi raro da queste parti. Con i voli intercontinentali sospesi e le crociere abolite, abbiamo potuto ammirare i fiordi in tutto il loro naturale splendore senza orde di turismo convulso, senza navi immense che deturpano il panorama, senza quel via vai di persone che scendono a frotte, inondano il paesaggio e alterandone la sua quiete cosi preziosa. Qualcuno dovrebbe mettere un limite al numero di visitatori giornalieri in luoghi cosi incantevoli. L’inquinamento che queste invasioni producono, è inimmaginabile. E l’impatto sull’ambiente inquietante. Basti pensare che Geiranger – paese di circa 300 abitanti – in periodo di alta stagione croceristica, viene letteralmente travolta da circa 10.000 turisti ogni giorno con conseguenze disastrose sulle dinamiche ambientali di questo posto.
Flåmsbana
La Flåmsbana è la famosissima ferrovia che collega Flåm a Myrdal. Si arriva con la macchina in un parcheggio gratuito proprio a due passi dal treno. Il tragitto dura circa un’ora ed è davvero suggestivo; l’unica fermata è per ammirare la Kjosfossen, dove potrete scendere per una breve sosta prima di ripartire in direzione Myrdal. Questa ferrovia è considerata la più ripida del mondo senza cremagliera.
Ma ancor più spettacolare è stata per noi la discesa in bicicletta, infatti vi consigliamo di prendere il ticket solo per l’andata; all’arrivo alla stazione di Myrdal noleggiate una bicicletta e scendete a valle. Sono circa 16 km in discesa e la strada è splendida con paesaggi suggestivi e il rumore delle cascate che accompagnerà il vostro pedalare. Incontrerete Rallarrosa Stølsysteri, una fattoria di capre dove producono latte e formaggi buonissimi e dove ovviamente vi consigliamo di fare una sosta per una merenda. All’arrivo potete comodamente lasciare la bici alla stazione del treno dove avrete lasciato la macchina.
Stegastein viewpoint
Lo Stegastein viewpoint è raggiungibile in auto. Meraviglioso punto panoramico sul fiordo, consigliato la mattina presto (alle 8 eravamo solo noi!). Per ammirare il fiordo dall’alto, sospesi sopra al suggestivo ponte in legno e vetro che vi toglierà il fiato.
Otternes-Fattoria
Questo piccolo borgo, è composto da edifici storici del XVII secolo, brillantemente restaurati da una signora che recentemente ha rilevato questo agglomerato di case con vista sul fiordo facendone un’oasi di silenzio e natura. Ad oggi si occupa di fare brevi visite guidate alle case e alla piccola fattoria che produce gelato biologico, succo di mela ma non mancheranno i pancakes e altri dolci fatti in casa.
Naerofjord
Il giro in barca del Naerofjord è stato per noi incredibilmente bello. La barca, con enormi vetrate e pavimenti in legno, silenziosa ed elettrica a zero emissioni, parte esattamente davanti alla stazione del treno di Flåm. È un giro unico in uno dei fiordi più belli del mondo, lungo circa 17 chilometri e definito il “fiordo stretto” poiché nel punto in cui le montagne che vi si gettano, sono più vicine, misura solo 250 mt. Passare in questa fenditura, circondati da vette di 1800 mt vi farà sentire la magnificenza della natura e il silenzio servirà ad ammirare meglio ciò in cui sarete immersi. Noi lo abbiamo preferito a quello di Geiranger, più conosciuto e più turistico.
La barca alla fine del percorso, vi lascerà nel piccolo molo di Gudvangen da cui prendere il bus che vi riporterà a Flåm. Quando comprerete i biglietti per il giro del fiordo, potrete prendere direttamente anche il biglietto del bus.
TIPS & LINK: Acquistare il ticket per la Flåmsbana, il noleggio della bici per scendere e il giro in barca per il Naerofjord con rientro in bus, ha un costo per due persone di circa 250 euro. Sembrerà un’esagerazione, ma sono assolutamente ripagati dalla natura incontaminata che andrete ad ammirare.
Luster
1 notte
Qui abbiamo fatto base a Dalsøren camping, un delizioso campeggio con possibilità di noleggiare bungalow o campeggiare con la propria tenda/camper. Ci sono bagni e cucina in comune, oltre a piccole piastre elettriche all’interno di alcune sistemazioni. La posizione, immediatamente sulle rive del fiordo, lo rende un alloggio magnifico per rimanere anche la sera a contatto stretto con la natura, che qui la fa da padrona.
Nigarsbreen
La posizione scelta ci ha permesso di fare avvicinamento al ghiacciaio Nigarsbreen, braccio più accessibile del ghiacciaio Jostedalsbreen, il più grande d’Europa. Dal parcheggio inizia un sentiero molto semplice ma altrettanto suggestivo tra rocce bianche e corsi d’acqua turchesi, che vi porterà proprio davanti al ghiacciaio. È indescrivibile la sensazione di trovarsi così vicini a questa meraviglia della natura, è maestoso e davvero stupefacente. Con una guida, è possibile noleggiare attrezzatura e ramponi per un’esperienza sul ghiacciaio in sicurezza (link).
Lungo la strada per Geiranger
La strada per Geiranger (F55) attraversa un altopiano nello Jotunheimen Nasjonalpark ricco di laghi, spesso ghiacciati, ai piedi del Galdhøpiggen, la cima più alta del parco che regala scorci incredibili. Fermarsi qui sarà inevitabile, è tutta da fotografare!
Proseguendo incontrerete Lom, famosa per la Lom Stavkirke, la chiesa in legno più famosa della Norvegia e la Bakeriet i Lom che sforna dolci e pane deliziosi al profumo di cannella. A cui Leonardo però ha preferito la focaccia con le olive.
Durante il nostro On The Road, direzione Geiranger, su consiglio di un’amica esperta di Norvegia, ci siamo fermati in un punto panoramico, il Dalsnibba Ursiktspunkt. Dopo innumerevoli curve tra le nuvole, a 1500 mt sopra il livello del fiordo, ci si può riposare godendo del panorama surreale e fortunatamente, del silenzio che si respira qui in alto. Proseguirete verso la meta più leggeri nei pensieri e con altri scatti incantevoli da riguardare.
Geiranger
3 notti
Questa tappa del viaggio è stata pianificata a lungo poiché il fiordo di Geiranger, patrimonio dell’UNESCO, meritava una sosta più lunga delle precedenti per via dei numerosi sentieri paesaggistici e degli scorci che la montagna offre per ammirarlo in tutto il suo splendore. Certamente non immaginavamo di avere la fortuna di poterlo tenere impresso nella mente sotto un arcobaleno incorniciato di colore.
Storseterfossen
Percorso che parte -come molti altri- da Westerås , luogo in cui abbiamo dormito e che consigliamo assolutamente come base per via della sua esposizione, che vi garantirà luce fino al tardo pomeriggio, per lo splendido panorama che domina il fiordo dall’alto e per il comfort dei suoi graziosi bungalow. Sono circa 3 Km di sentiero e consente di arrivare a Storseterfossen, una cascata che può essere esplorata “dall’interno”, raggiungendo la parte posteriore del getto d’acqua e restare lì incantati ad osservarla. Vedere davanti agli occhi il getto immenso che scende a valle e sentire solo il rumore dell’acqua è stata per noi un’esperienza unica. Il sentiero ha un dislivello di 300 mt.
Geirangerfjord
Il giro in barca su questo fiordo famosissimo, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, è più breve e secondo noi meno scenografico del Naerofjord ma conduce davanti alla cascata delle Sette sorelle e alla cascata del Pretendente che noi abbiamo visto anche dall’alto con il trekking che vi raccontiamo tra poco. La barca, sicuramente meno scenografica della precedente e assolutamente non ecologica e molto rumorosa, ci ha accompagnato lungo il fiordo ma, per via della luce non ottimale, non ci ha permesso di scattare foto perfette. Consigliamo questo giro alle ore 12 cosi da avere una luce migliore (link).
I nomi delle due cascate (Sette sorelle e il Pretendente) devono le origini ad una leggenda Norvegese. Si narra che qui vivessero Sette sorelle molto belle e incredibilmente somiglianti tra di loro che avevano attirato l’attenzione di un principe di passaggio nella zona, il quale aveva ricevuto ospitalità dal padre delle sorelle. Il principe, abbagliato dalla loro bellezza, aveva deciso di sposarne una ma, svegliandosi ogni giorno dopo una notte di bagordi, dimenticava quale avesse scelto il giorno prima.
Col passare degli anni le sorelle diventarono inconsolabili e cominciarono a versare lacrime che si tramutarono nei rigoli d’acqua che formano le cascate, per l’appunto sette getti d’acqua. Di fronte alle sette sorelle, sull’altra sponda del fiordo, la cascata del pretendente , a forma di otre, a rievocare le notti trascorse a bere che gli resero impossibile la scelta.
Sentiero Homlong-Skageflå
Sentiero trekking che parte da Homlong di circa 6 Km con 500 mt di dislivello che porta in un punto panoramico da cui ammirare il fiordo dall’alto. Per me è stato abbastanza impegnativo perché era piovuto il giorno prima e il fondo era molto scivoloso essendo tutto di sassi e il fango non aiuta sicuramente la camminata. Ma il panorama è mozzafiato. Se si prosegue si può scendere fino a Skageflå, fattoria storica di montagna, ma noi eravamo già sufficientemente stanchi e abbiamo preferito fermarci.
Trollstigen
La strada che abbiamo percorso da Geiranger è, come molte altre in Norvegia, incredibilmente panoramica e permette di raggiungere la Trollstigen, strada famosissima e plurifotografata, a ragione. L’ora perfetta per passare di qui e fare qualche foto con sole a favore è intorno alle 12, noi purtroppo abbiamo fotografato metà strada al sole e metà all’ombra. C’è anche un view-point per ammirarla dall’alto, il Trollstigen Utsiktpunkt.
Molde
1 notte
Qui ci siamo fermati come tappa intermedia per percorrere la famosissima Atlantic Road che collega in 8 km gli isolotti sparsi e circondati dal mare. C’è un breve percorso a piedi che permette di ammirare meglio il suo tratto più scenografico e fotografato. Per questioni logistiche, ci siamo trovati a percorrere questa strada panoramica al mattino, ma i locali ci hanno detto che l’ora del tramonto è senza dubbio la migliore per scattare foto.
Alvundeid
1 notte
Abbiamo dormito in uno dei posti più spettacolari di tutto il viaggio. Il Camp Dronningkrona, composto da sole 3 case tipiche in legno immerse nel bosco. Quella notte siamo stati gli unici visitatori. Abbiamo potuto accendere un fuoco nel braciere con la legna messa a disposizione dagli Host, godere del silenzio, della cabina con la sauna e della solitudine. È un posto magico, incontaminato e totalmente immerso nella natura. Vale la sosta.
Lemonsjoen
1 notte
Qui dovevamo fare due notti per fare l’escursione alla cresta di Besseggen nello Jothuneim Natjonal Park, uno dei più spettacolari e famosi percorsi di tutta la Norvegia, ma alla fine abbiamo ridotto a una notte sola poiché eravamo molto più stanchi del previsto e non più intenzionati a camminare per 20 km e 1000 m di dislivello. È stato comunque fondamentale per dividere le ore di macchina visto che da Avundeid a Oslo sarebbero state 8 ore, non fattibili con Leonardo in macchina.
Oslo
2 notti
Le ultime due notti le abbiamo trascorse ad Oslo, Parte I, e ve le raccontiamo nella prima parte del nostro articolo. Abbiamo concluso cosi il nostro incredibile On The Road con circa 2500 chilometri macinati alle spalle, più di 2000 foto da sistemare nella fotocamera e infinite istantanee impresse nella mente di luoghi incantevoli.
Leonardo non ha mai smesso di dire “cascate” e ha continuato a ripeterlo al nostro ritorno in Italia, chiedendo spesso quando saremmo potuti tornare su un aereo, diretto in Norvegia e facendo finta di volare, seduto sul divano con il pelouche dono della compagnia aerea. Ha avuto modo di giocare con bambini che parlavano lingue sconosciute a lui, ma che non hanno rappresentato una limitazione alla voglia di condividere e socializzare. Ha dormito nello zaino, in macchina, in bungalow, nel bosco, sul fiordo. In posti sempre diversi. E non ha mai smesso di meravigliarsi all’arrivo nel posto successivo, in quella che sarebbe stata la nostra casa, anche se solo per quella notte. Ha mangiato panini al salmone, fino a non poterne più. Richiesto e ottenuto pasta al sugo, nel punto più scenografico e più lontano da casa di tutta la Norvegia. Ha toccato la neve, l’acqua dei fiordi, navigato su barche ecologiche e su quelle più rumorose, percorso sentieri in bicicletta, accarezzato capre e salutato mucche. Mangiato dolci tipici, ma preferito focacce.
Ed infine, ha dormito in aeroporto, da vero Globetrotter, portando con se un’esperienza impagabile.
“Il viaggio è l’unico modo di spendere soldi che ti arricchisce”. E noi , ne siamo sempre più convinti.

