cheilviaggioabbiainizio al tesoro di atreo
EUROPA,  GRECIA,  Peloponneso

Siti Archeologici del Peloponneso: la Grecia Classica

La Penisola del Peloponneso offre agli appassionati di storia classica, la più grande concentrazione di siti archeologici della Grecia.

Se volete approfondire i Siti Archeologici del Peloponneso come scoprire le gesta di Agamennone, ammirare la leggendaria maschera d’oro, attraversare la Porta dei Leoni o approfittare dell’acustica del Teatro di Epidauro, siete nel posto giusto.

Noi abbiamo inserito questa regione nel nostro on the road di due settimane, ma questa regione è visitabile in qualunque stagione dell’anno anche con un Weekend lungo dedicato all’archeologia.

Ecco i link dei siti archeologici:

Siti Archeologici del Peloponneso: MICENE

I reperti che possiamo ammirare nel sito archeologico di Micene, sono stati portati alla luce dall’archeologo Schliemann che si occupò anche degli scavi di Troia. La collina che accoglie queste rovine, coperta da macchia mediterranea alternata ad aree di sterpaglia color oro, rende piacevole la vista durante il cammino. 

Molte guide consigliano di visitare i siti archeologici al mattino presto o al tramonto quando il numero di persone e la temperatura in estate sono ancora relativamente sopportabili. La magia di questi luoghi, dei loro colori e il silenzio che inevitabilmente si può apprezzare quando si è soli a visitare gli scavi, renderanno loro la giustizia che meritano.

siti archeologici del peloponneso: Micene

Cittadella

Si accede attraverso la maestosa Porta dei Leoni, definita Ciclopica proprio per le dimensioni delle pietre che la compongono, che si supponeva potessero essere trasportate solo da figure mitologiche. Da qui un percorso predefinito vi condurrà lungo quella che doveva essere una delle città più gloriose dell’antichità.

Le tombe subito dopo la porta di accesso, hanno conservato per quasi 3000 anni la famosa Maschera d’oro, appartenuta con forse troppa fantasia ad Agamennone in persona.

In realtà questa maschera, conservata al museo del sito archeologico adiacente, difficilmente può essere appartenuta al Re in persona per una non corrispondenza di date storiche, ma certamente faceva parte di un corredo funebre di un nobile miceneo.

Curiosità: Passeggiando tra le rovine, abbiamo trovato il guscio scheletrizzato di una tartaruga. Ci siamo fermati a studiarlo e a spiegare a Leo qualcosa in più sullo scheletro, sui reperti, su quello che oggi non c’è più e di quel che resta del tempo passato. Con un linguaggio adeguato, ad ogni età è possibile incentivare l’innata curiosità dei bambini e soddisfarla con spiegazioni comprensibili. Siamo davvero convinti che i viaggi siano sempre spunto di crescita e di apprendimento.

Porta dei leoni nei siti archeologici del peloponneso: micene
cheilviaggioabbiainizio alla necropoli di micene
cheilviaggioabbiainizio al sito archeologico di micene
cheilviaggioabbiainizio osservazione scheletro tartaruga a micene

cheilviaggioabbiainizio a micene

Tesoro di Atreo

Secondo la denominazione ufficiale “Tomba di Agamennone”, sorge pochi metri prima dell’accesso per il sito di Micene e anche se non possiamo affermare con certezza che fosse appartenuta al valoroso Re, è una conferma delle abilità di costruzione di questo popolo leggendario.

L’enormità delle pietre che costituiscono la volta e il lungo corridoio che conduce alla stanza principale, sono sbalorditive se si pensa all’epoca in cui sono state erette.

ingresso del tesoro di atreo nei siti archeologici del peloponneso

Museo

Il piccolo ma interessante museo compreso nel prezzo del biglietto merita una visita fosse solo per la preziosa maschera attribuita ad Agamennone.

Qui troverete alcune delle tavolette in lineare B, tra le forme arcaiche di greco antico, in cui si menzionano le spezie necessarie per fare gli oli, a conferma dell’alta abilità dei mercanti micenei e della cultura che apparteneva anche diffusamente a classi meno aristocratiche della popolazione.

 

maschera di agamennone al museo dei siti archeologici del peloponneso:micene
collana al museo di micene
collane al museo di micene
reperti al museo di micene

Siti Archeologici del Peloponneso: EPIDAURO

Il sito

All’interno del sito archeologico che ospita il famoso teatro di Epidauro, sorgeva in passato un vero e proprio centro olistico che ospitava pazienti da sottoporre a cure e trattamenti ma anche persone che volevano usufruire di cure termali e relax.

Tra le cure più originali e senz’altro d’effetto, la pratica di far attraversare i pazienti affetti da malattie mentali ritenute conseguenza di traumi o eventi particolarmente significativi, lunghi corridoi dove venivano liberati serpenti innocui. Il contatto con i serpenti e il sibilo della loro lingua, creando un trauma a sua volta, liberava il malcapitato dal suo male iniziale. 

sito archeologico di epidauro

Teatro

Questo splendido teatro perfettamente conservato è il cuore del sito archeologico del Tempio di Asclepio, Dio della Medicina.

L’acustica particolare e le sue dimensioni –14.000 spettatori– hanno reso questo teatro uno tra i più famosi dell’antica Grecia e ha ospitato la messa in scena di numerose tragedie a opera dei principali drammaturghi dell’età classica.

Ancora oggi, durante il festival di Epidauro, accoglie visitatori da tutto il mondo che possono godere della sua scenografica posizione per rivivere opere senza tempo.

Visitare questi siti archeologici in quasi totale solitudine, gli rende davvero la giustizia che meritano. A Epidauro, per diversi minuti, siamo stati completamente soli noi tre: impagabile!

teatro di epiauro ai siti archeologici del peloponneso

teatro_epidauro_cheilviaggioabbiainizio n°2

Museo

All’interno del piccolo ma curato museo, troverete alcune statue rinvenute nel sito, numerosi fregi di colonne e decorazioni in marmo che abbellivano il tempio e alcune tavolette in marmo incise con i programmi di quelli che sarebbero stati gli eventi delle stagioni in fase di organizzazione. Una sorta di Planning dell’età antica!

 

Siti Archeologici del Peloponneso: CORINTO

Antica Corinto conserva i resti di quella che fu una grande potenza di snodo, con una posizione cruciale per la Grecia del tempo passato.

L’agglomerato di case e strutture ricettive e di ristoranti e taverne vi introdurranno, forse in modo poco poetico, oltre il cancello che cinge i resti dell’antica Polis.

L’accesso vi permetterà di visitare inizialmente l’interessante museo con statue romane, alcune tombe con i resti di quelli che dovevano essere abitanti influenti della città antica, o forse guerrieri, sepolti con i loro oggetti della vita quotidiana. Mosaici di epoca romana perfettamente conservati e moltissimi gioielli, giocattoli per bambini tra cui trottole e animali domestici in coccio, alcuni colori e pennelli con cui adornavano gli splendidi vasi. E ancora utensili da cucina, anfore, lampade per gli olii.

Passeggiando tra le rovine, sicuramente la parte meglio conservata e più entusiasmante sono le sette colonne doriche del Tempio di Apollo che svettano maestose verso il cielo. Appartenete al V secolo a.C., dominano la piazza e quelle che erano le terme.

I bambini resteranno sicuramente incuriositi dalle statue in marmo raffiguranti eroi del passato e davanti ai mosaici dettagliati di figure mitologiche. Leo ha studiato da vicino anche le colonne e i suoi motivi e corso ovunque all’interno del sito archeologico.

vista sui siti archelogici del peloponneso: corinto
tempio di apollo nei siti archeologici del peloponneso: corinto
vari stili di colonne greche nei siti archeologici del peloponneso: corinto
cheilviaggioabbiainizio al museo di corinto
cheilviaggioabbiainizio davanti il mosaico di corinto

Siti Archeologici del Peloponneso: MISTRA

Mistra è stata una città bizantina che ha ospitato nel suo massimo periodo di espansione, una popolazione di quasi 20.000 abitanti. Quello che rimane ora sono le rovine, per buona parte ottimamente conservate, di case, strade e chiese, alcune del 1200 dC. Il suo periodo più florido è stato dopo la caduta di Costantipoli, quando divenne capitale dell’impero fino alla presa da parte dei Turchi.

Qui si trovano alcune delle chiese meglio conservate e affrescate che sono state brillantemente restaurate mantenendone il fascino originale.

Anche la sua posizione, arroccata sul fianco di una collina nel mezzo di una fitta e florida vegetazione, regalano a Mistra un fascino meritato.

Fino al 1950 alcune famiglie ancora vivevano qui, nella parte bassa; attualmente solo 5 suore abitano il Convento di Pandanassa, la struttura meglio conservata di tutto il comprensorio. Una di queste ha regalato a Leo alcune caramelle e un’immagine sacra. Questi incontri sono per lui fonte di scoperta, interesse e anche quando la lingua è apparentemente una barriera, i sorrisi veicolano tutti i messaggi.

rovine di mistra
cortile con bouganville a mistra
chiesa ortodossa nei siti archeologici del peloponneso: mistra
interno della chiesa ortodossa a mistra
cheilviaggioabbiainizio a mistra
cheilviaggioabbiainizio al convento di pandanassa a mistra
cheilviaggioabbiainizio a con la monaca di mistra

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