
Capodanno in Svizzera: una settimana bianca tra borghi e neve
La prima volta di Leonardo sulla neve è stato a Capodanno 2019, in Svizzera. Oltre alle cime innevate solcate da innumerevoli piste sciistiche abbiamo visitato anche alcuni borghi, di cui vi parleremo tra poco.
Con un treno diretto a Ginevra, abbiamo raggiunto i nonni nel loro chalet in legno, ai piedi delle piste da sci di Champoussin e abbiamo approfittato della settimana di ferie di papà per fare scorpacciate di fondute di formaggio e passeggiate nei paesi austeri delle Alpi Svizzere.
Cosa abbiamo visitato
Champoussin
Questo villaggio del canton vallese situato a 1600m s.l.m. e protetto dalle pendici dello spettacolare gruppo montuoso delle Dents du Midi è stata la nostra base per esplorare questa regione.
Champoussin appartiene al più grande comprensorio sciistico internazionale Port du Soleil che si sviluppa a cavallo tra la Svizzera e la Francia (Link Cartina Sciistica), questo lo rende perfetto per organizzare una settimana bianca tra adulti e bambini, anche se alle prime armi potendo vantare 650km di piste di tutti i livelli di difficoltà. Incredibile la possibilità di essere sulle piste in pochi passi o, neve permettendo, direttamente con gli sci attaccati.
Per qualche informazione in più e per essere aggiornati su eventi e attività potete consultare il seguente link.
Yvoire
Il primo paese che abbiamo visitato è Yvoire, al confine tra Francia e Svizzera, adagiato sulle rive del lago di Ginevra.
Questo delizioso borgo medievale ci ha accolto al tramonto con l’odore di crepes al cioccolato a cui non abbiamo saputo resistere e con le lucine di Natale che addobbavano il centro, regalando ai bastioni e alle mura di questo villaggio-fortezza, un’atmosfera fiabesca.
Il centro è molto piccolo ma passeggiando nelle strette vie, si possono scoprire numerosi punti di osservazione del panorama circostante. Tra una casa e l’altra si intravede il lago che in primavera è circondato dai fiori coloratissimi che decorano i balconi delle abitazioni. A primavera infatti, questo borgo, partecipa ogni anno dal 1959 al Concorso nazionale delle città e dei paesi fioriti.
Friburgo
Il primo dell’anno, con un pò di nebbia e molto freddo, siamo stati a visitare Friburgo, piccola città densamente popolata da architettura gotica. Sarebbe più opportuno chiamarla Friborgo, per distinguerla dalla sua omonima tedesca, situata a circa 200 km di distanza.
Nonostante la sua fama universitaria, movimentata e culturalmente attiva, il primo gennaio eravamo i soli visitatori, o quasi, di questa austera città. Il silenzio e la quiete ci hanno donato immagini di una giornata surreale, molto difficile da apprezzare quando si visitano città. Con questa particolare atmosfera, abbiamo passeggiato lungo il corso Rue de Losanne e abbiamo raggiunto la Cattedrale di San Niccolò in stile gotico.
La chiesa, che sorge sui resti di una chiesa romanica del 1300, gode di una torre campanaria di 76 mt che svetta sopra i tetti arancioni della città e la osserva dall’alto. È possibile salire fino alla cima con una ripida scalinata di 375 scalini. Le vetrate rappresentano scene di vita quotidiana non dei santi ma di comuni cittadini e dei loro semplici mestieri semplici quali il panettiere o il sarto, a voler ricordare le donazioni fatte proprio dai cittadini per costruire questo imponente edificio.
La Ville de Fribourg, o Municipio di Friburgo, è la sede del parlamento cantonale. Si tratta di un edificio in stile neogotico costruito nel 1501. Nella piazzetta antistante, c’è una bella fontana dedicata a San Giorgio.
Gruyères
A pochi chilometri di distanza da Friburgo, sorge Gruyères, città che dà i natali al famoso formaggio di cui abbiamo fatto scorpacciata in tutte le sue forme. Questo piccolo borgo, sormontato dal suo castello-fortezza, gode di una posizione privilegiata, adagiato sulle verdi colline svizzere a dominare la vallata.
L’interno delle mura del borgo ospita una grande piazza pavimentata con negozi forse troppo turistici e qualche ristorante tutt’altro che caratteristico ma tutto è curato nei minimi dettagli. Attraversiamo la piazza e ci dirigiamo al castello di St. Germaine, che merita una visita – Link sito ufficiale.
Il tempo non ha giocato a nostro favore ma la nebbia e il freddo ci hanno regalato l’atmosfera perfetta per visitare gli ambienti interni. Buona parte del mobilio è autentico del XIII secolo e ai bambini piacerà moltissimo vedere i costumi delle dame e le armature dei cavalieri con arazzi e scudi.
Sion
L’ultimo paese che abbiamo visitato è Sion. La sua scenografica posizione, con i castelli che svettano uno accanto all’altro su due colline distinte, vi lascerà un’immagine molto suggestiva della cittadina più antica della Svizzera immersa tra vasti vigneti dove si produce un ottimo Fendant.

